TORINO. Il sogno delle Final Four si è infranto all’ultimo match contro la Croazia, ma l’Italia saluta la Coppa Davis a testa alta.
«Abbiamo messo un primo mattoncino di qualcosa di importante, che costruiremo nel tempo», è la certezza di Filippo Volandri che, all’esordio da capitano non giocatore, si dice «orgoglioso» della squadra azzurra, arrivata ai quarti nonostante il forfait dell’infortunato Matteo Berrettini e un Simone Bolelli, numero 9 del mondo nel doppio, mai disponibile.
«Avremmo potuto avere un pizzico di fortuna in più», ammette il coach italiano, convinto che «il percorso nei prossimi anni si farà sempre più importante». Resta la soddisfazione di avere «dato tutto», provando «sempre a vincere».
Volandri poi difende Sonego, sconfitto dal n.279 Borna Gojo. «Lorenzo ha giocato molto bene nell’ultima parte della stagione, anche quando ha perso – sottolinea il capitano–. Non ho mai avuto nessun dubbio su di lui».
Un punto su cui c’è da migliorare è il doppio. «Tutte le squadre che abbiamo trovato questa settimana a Torino hanno un doppio eccezionale. Compresi i croati, che sono numeri 1 al mondo – osserva ancora Volandri –. Per cercare di essere tranquilli dovevamo portare a casa entrambi i singolari e questo creava tensione. Proprio quello che è accaduto a Lorenzo. Si pensava fosse più sereno e nel secondo set ha avuto una grande reazione. Purtroppo non è bastato». Neppure schierare Jannik Sinner nel doppio è servito a centrare l’impresa.
Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Archivio
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