SASSARI. Cinque sconfitte di fila sul groppone e provare a scendere in campo con la testa leggere. Tre sfide in otto giorni da far tremare le vene ai polsi, a partire da quella di oggi, ed essere decisi a considerare questo impegno come un punto dal quale ripartire. L’ottimismo, prima di tutto, poi verrà anche il resto.
C’è la Virtus Segafredo campione d’Italia e attuale vicecapolista, tra la Dinamo del nuovo corso e un cambio di rotta assolutamente necessario, una volta arrivati a un terzo della regular season. Alle 17,30 i biancoblù di Piero Bucchi scendono in campo contro le Vu Nere di Sergio Scariolo, ma anche e soprattutto di Teodosic, Belinelli, Mannion, Pajola e tutti gli altri. Al rientro dalla sosta per le qualificazioni ai mondiali 2023, il Banco di Sardegna va a caccia di un’impresa che permetta di stoppare la serie negativa, arrivata a quota 5, e di continuare a lavorare con maggiore serenità in vista della trasferta in Ucraina di mercoledì e di quella, non meno difficile, di domenica prossima al Taliercio contro la Reyer Venezia.
Quella che scenderà in campo oggi sarà una Dinamo sensibilmente diversa rispetto a quella che nelle prime 9 giornate di campionato ha portato a casa solo 3 vittorie. A Bologna farà il suo esordio in biancoblù il nuovo play titolare Gerald Robinson, portato a Sassari in tutta fretta per sostituire Clemmons. Non ci sarà invece il lungo di scorta Jacopo Borra, che in settimana è passato a una Fortitudo Bologna in piena emergenza tra infortuni e covid, e che ritroverà la Dinamo da avversario il giorno di Santo Stefano. E non ci sarà neppure Tyus Battle, che con l’arrivo di Robinson è destinato al taglio. Coach Piero Bucchi, che proprio a Bologna è nato, dopo l’esordio con sconfitta di due settimane fa contro Napoli ha scelto di dare una settimana intera di libertà ai suoi, per poi lavorare con la massima intensità in questi ultimi sette giorni. «L’obiettivo è cercare di vincere ma mi interessa vedere dei progressi difensivi e in attacco – ha detto l’allenatore del Banco –. Sono sicuro che ci possa essere qualche miglioramento. È vero che ci sono gli avversari ma sono convinto che il lavoro fatto possa cominciare a dare qualche segnale, ci saranno anche errori ma l’importante è che la strada sia quella giusta». Come dire: intanto i progressi, poi anche il calendario tornerà a diventare “amico”.
Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Archivio
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