CAGLIARI. Prime tre carte da giocare per il Cagliari versione 2022: dopo Lovato (oggi alle prime visite mediche), e Goldaniga, in settimana in Sardegna, è praticamente fatta anche per Calafiori dalla Roma. L’accordo c’è già, si tratta solo di firmare e aspettare che in giallorosso arrivi Maitland Niles.
Il trasferimento nell’isola del 2002 che ha giocato quest’anno nove gare con Mourinho è il preludio di una nuova operazione in uscita: uno dei due tra Lykogiannis e Dalbert andrà via. Anche perché sembra impossibile immaginare una rosa con tre esterni sinistri potenzialmente titolari. A questo punto, giocando a tre Mazzarri dovrebbe puntare su Ceppitelli, Carboni e su uno dei due dei nuovi arrivati. Più Altare e Obert per la panchina.
Paradossalmente potrebbe servire anche un altro difensore: sempre in piedi la trattativa per Izzo. Sulle fasce a destra non dovrebbe cambiare niente perché il club punterebbe, anche in caso di partenza di Nandez, su Zappa e Bellanova.
Si aspetta però la scossa a centrocampo. E qui le cose si complicano: l’obiettivo numero uno sembra a questo punto Diawara. Ma bisogna sbloccare la questione liquiditá: l’arrivo del centrale giallorosso non sarebbe un’operazione a costo zero come quelle di Lovato, Goldaniga e Calafiori. Il sogno rimane sempre quello di convincere Nandez a restare. Ma, dal gioco sin qui espresso dal Cagliari, si capisce che la vera rivoluzione dovrà passare per il centrocampo: servono un centrale e altri due mediani perché Mazzarri ora come ora puó contare in effetti solo su Deiola, Grassi e Marin. C’è anche Oliva, ma finora è stato utilizzato pochissimo. Gli altri? Strootman è infortunato, Nandez, sempre che rimanga, preferisce giocare più sulla fascia che “dentro” il campo. C’è anche Ladinetti. Ma per lui vale lo stesso discorso di Faragó (altro possibile mediano): non vedono il campo da mesi e il reinserimento dovrà essere graduale. Mentre il Cagliari ha bisogno di una scossa immediata per non sprofondare. In arrivo Baselli dal Torino: con la speranza che in rossoblu il centrocampista riprenda a macinare gioco e gol, dai quattro ai sei gol a stagione, come nei campionati in granata dal 2015 al 2019.
Per l’attacco c’è addirittura un problema Joao Pedro: molte richieste. Ma dovrebbe restare. Gli altri? Pavoletti resta, Keita è in Coppa d’Africa. Mayoral sembra proprio un sogno: altre squadre di fascia medio alta sono in fila per convincere l’ex Real Madrid. Ieri buone notizie, tamponi tutti negativi. Prima seduta dopo Natale per la squadra: i sudamericani rientreranno nei prossimi giorni, in tempo per preparare la gara con la Sampdoria.
Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Archivio
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