SASSARI. Il campo come medicina, un nuovo impegno immediato per allenare la condizione di gambe e testa. C’è un nuovo bivio fondamentale nella stagione della Dinamo Banco di Sardegna, che stasera alle 20,30 scenderà in campo nel mitico PalaDozza di Bologna. A contendere ai ragazzi di Piero Bucchi i due punti in palio in questo match valido come recupero della tredicesima giornata, c’è la Fortitudo Kigili di coach Antimo Martino e dell’ex Jacopo Borra: il centrotorinese sino al mese scorso era in forza ai sassaresi. La gara, in programma il 26 dicembre, era stata rinviata a causa di alcuni contagi in casa felsinea, proprio nei giorni in cui anche tra i sassaresi iniziavano a emergere alcune positività.
Sliding doors. Tre giorni fa la Dinamo ha sbattuto la faccia contro il match salvezza giocato in casa della Vanoli Cremona, mentre la Fortitudo ha superato Varese al termine di un match drammatico tra le ultime due della classifica. Allo stato attuale, dunque, Varese è rimasta tutta sola in coda con 6 punti, Cremona e la Fortitudo ne hanno 8, Dinamo e Pesaro sono a quota 10. In questo intreccio complicato, con Cremona che oggi alle 20 ospita Trieste e Varese che ha appena esonerato coach Vertemati, l’unica certezza per la Dinamo è che vincere questo scontro diretto è obbligatorio per non scivolare ancora più in basso. Anche perché domenica – a chiudere questo pesante trittico di sfide – è in programma la gara interna contro Trento, che stasera sarà di scena a Belgrado contro il Partizan in Eurocup.
Caccia alle Effe. «Siamo consapevoli che a Bologna ci aspetta una sfida difficile contro una squadra che, dopo aver cambiato tanto in termini di giocatori e di assetto, sembra aver trovato ritmo e arriva da buonissime partite, soprattutto in casa». Così Piero Bucchi, alla vigilia del confronto di piazza Azzarita. «Al PalaDozza andiamo consapevoli di affrontare una squadra che sta vivendo un buon momento ed è in condizione, noi dovremo sicuramente essere più presenti da punto di vista mentale. Dobbiamo assolutamente cercare di ritrovare l’intensità e il ritmo che avevamo prima dello stop», ammonisce il coach, che è originario proprio di Bologna.©RIPRODUZIONE RISERVATA
Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Archivio
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