CAGLIARI. Cagliari sulla strada per la salvezza. Ma ci sono ancora undici partite da giocare. Non facili: quattro con le «sette sorelle», quattro con le dirette concorrenti. Quelle in teoria più semplici – si fa per dire visti i risultati dell’ultimo turno – sono con Verona e Sassuolo. Per questo Mazzarri, dopo l’impresa di Torino, è stato chiaro. Bravi sì, ma «non abbiamo ancora fatto nulla». Questo il messaggio: «Ogni sfida va affrontata al top e come se fosse l’ultima, con la fiducia di chi ha capito che può creare problemi a chiunque. E adesso? Sabato c’è la Lazio, sarà ancora una volta molto tosta, da martedì si torna in campo per lavorare a testa bassa».
Proprio l’Hellas ieri ha dato una grossa mano ai rossoblù battendo per tre a uno il Venezia, grazie a una tripletta dell’ex rossoblù Simeone. Ora la squadra di Mazzarri è a più tre dai veneti che però hanno una partita in meno. E soprattutto il match in casa all’ultima di campionato proprio contro il Cagliari. Facile immaginare che il club rossoblù voglia sapere al più presto quando si disputerà il recupero tra Venezia e Salernitana. Perché un conto è che le due squadre si affrontino ora con i campani ancora alla ricerca della salvezza. Un altro è che il match si giochi con la Salernitana che magari ha esaurito energia e voglia mostrate nelle ultime giornate.
Ma il Cagliari, questo sarebbe l’inevitabile commento di Mazzarri, deve contare solo su se stesso. La vittoria di ieri conferma che il tecnico ora ha in mano una squadra compatta e pronta a lottare su ogni pallone. L’esempio è Joao Pedro, il capitano: ultimamente non sta brillando e non sta segnando. Ma è indispensabile per il lavoro di sacrificio: si vede più in appoggio ai centrocampisti che «salgono» che davanti alla porta avversaria. E i gol arrivano da dietro. Bellanova non aveva mai segnato in vita sua. In teoria è il più giovane difensore ad aver realizzato una rete nella storia del Cagliari. Ma in realtà è un esterno destro schierato sulla linea dei centrocampisti. E spinge come un’ala.
Bellanova è un pò l’emblema di come stanno andando le cose in questo momento: sembrava un acquisto tanto per fare numero e invece, quando Mazzarri ha capito come utilizzarlo, è diventato insostituibile. Risultato? Sarà riscattato a fine stagione dal Bordeaux ed è destinato a diventare uomo mercato la prossima estate. Altro giocatore importante, Deiola. L’hanno scorso, rilanciato da Semplici, era rifiorito in primavera contribuendo alla corsa che aveva portato alla conquista della salvezza. Ora sta diventando anche lui una pedina difficile da sostituire: è sempre vicino alla palla, fa cose semplici ma giuste. E si inserisce bene in zona gol. (ANSA).
Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Archivio
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