OSSI. Che campionato, questa Eccellenza. La porta per la serie D è stretta, e spingono in quattro. Ilvamaddalena 50 punti, Ferrini Cagliari 49, Taloro Gavoi e Ossese 48. La Nuorese in risalita prima delle inseguitrici a quota 41. L’Ossese è tra quelle che sognano la D. A guidarla mister Giampiero Loriga, ossese doc, già condottiero della squadra di Futsal locale dalla C2 all’A2 nazionale.
Mister, che campionato.
«Sono arrivato all’Ossese con la richiesta di migliorare le posizioni degli anni precedenti quindi, implicitamente, di vincere. La partenza non è stata delle migliori ma ci siamo rimboccati le maniche, non abbiamo perso la fiducia nei nostri mezzi né l’ottimismo. La società è organizzata e mi ha messo in condizione di lavorare al meglio. Pian piano siamo migliorati e, vinta la Coppa Italia regionale, ora puntiamo al massimo, vincere il campionato».
La gara della svolta?
«Più che una gara c’è stata la possibilità di contare su tutto l’organico dopo vari infortuni e, soprattutto,è stato determinante l’operato della dirigenza che è intervenuta sul mercato colmando qualche piccola lacuna. A quel punto non c’erano più alibi».
Quanto vale la vittoria della Coppa Italia?
«Era un nostro obiettivo, siamo stati bravi, nonostante il periodo negativo in campionato, a non mollare. A partire dal Li Punti abbiamo vinto battaglie importanti, su tutte quella con l’Ilva. dopo aver perso a tavolino in campionato. Importante anche la vittoria contro una grande come il Taloro di Mario Fadda prima della storica vittoria in finale contro il Castiadas ».
Qual è la favorita nella corsa al primo posto?
«Il solco tra la prima e la quinta è notevole. Salvo clamorose rimonte di Monastir e S. Elena credo che la battaglia sia tra le prime quattro, ma non c’è una favorita».
Cosa succederà in zona retrocessione?
«Tutte hanno possibilità di salvezza, c’è una gran bagarre con squadre in salute come Bosa e Porto Rotondo. Credo che il Li Punti sia la compagine più attrezzata per uscire subito dalla mischia».
La sorpresa del campionato?
«Il Taloro che, dopo il torneo in sordina dell’anno scorso, se la giocherà fino alla fine».
Soddisfatto quindi?
«Sono contento dell’Ossese, della sua organizzazione dal presidente al vice al direttore fanno tutti un lavoro pazzesco. E poi sono orgoglioso della squadra, un gruppo solido, facile da gestire per la grande maturità dimostrata. Infine voglio ringraziare il mio staff, da Delussu a Manueli, da Canu ad Argilli fino a Piras. Lavorano in silenzio, ma questa è la la base di ogni vittoria».
Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Archivio
URL originale: Read More