CAGLIARI. Un Walter Mazzarri carico dopo i risultati conseguiti dalla squadra e dalla classifica sensibilmente migliorata, ma conscio del fatto che la strada per la salvezza è ancora lunga. Ed ecco l’impegno con La Lazio (sabato, ore 20.45) particolarmente duro e difficile da affrontare. “I risultati positivi aiutano a lavorare meglio _ sottolinea il tecnico _, quando tutti dimostrano di meritare di scendere in campo è il segnale migliore. Ribadisco sempre che oggi le partite si giocano sul ritmo e l’intensità, ogni gara richiede 15-16 elementi e per questo ognuno deve essere pronto e avere grande voglia di essere scelto”.
“Sicuramente _ osserva ancora il tecnico rossoblù _ il 2022 sta andando molto bene, ma non abbiamo fatto nulla e l’obiettivo è ancora tutto da conquistare. Contro la Lazio sarà una sfida durissima, ho parlato chiaro ai ragazzi affinché non calino l’attenzione e non pensino che ora sia più semplice. Abbiamo cambiato passo dalla sosta natalizia in avanti, si è lavorato bene a livello complessivo intervenendo dove serviva, poi bisogna scendere in campo ogni settimana e affrontarlo al meglio. Sapevo che potevamo crescere, non era automatico pensare a questo bottino di punti, ma ora l’importante è perseverare con questa mentalità. Le vittorie sono fondamentali, a noi manca qualche punto lasciato per strada e non sempre può andarti bene il pareggio, talvolta occorre anche rischiare”.
Un Cagliari che ora si ritrova con una certa abbondanza proprio nel reparto avanzato. “Davanti tutti stanno facendo ottime cose, ho possibilità di scelta e chiaramente mi piacerebbe fare giocare insieme i nostri attaccanti. Ci sono esigenze di equilibri e ogni momento ha le sue prerogative, in alcuni frangenti devi provarle tutte per vincere in altri pensi maggiormente a gestire. Faccio un esempio sulle nostre punte: Joao Pedro si sacrifica tantissimo e se non segna ma trovano il gol altri va benissimo, a Torino Pereiro ha lavorato molto stancando la difesa granata e Pavoletti quando è entrato ha dato una svolta decisiva. Keita? Paga un po’ il fatto di essere stato via per la Coppa d’Africa, in un momento nel quale il gruppo ha lavorato costruendo il nostro cammino. Adesso sta bene a livello mentale e fisico, allenandosi al top, è una risorsa preziosa che abbiamo in organico, insieme agli altri nostri quattro attaccanti”.
Mazzarri si coccola i suoi giocatori, in particolare quelli che sono arrivati o esplosi grazie alle sue intuizioni. “Goldaniga è un ragazzo eccezionale, maturo calcisticamente e mentalmente anche se molto giovane, direi un vero e proprio leader _ dice con orgoglio il tecnico _. Lui, Lovato e Altare stanno facendo benissimo e mi danno garanzie, Carboni viene da qualche problema fisico alla caviglia ma è a disposizione, vale il discorso che faccio a ogni calciatore affinché ci si faccia trovare sempre pronti a scendere in campo per dare una mano dall’inizio o in corsa. Nandez? Contiamo di averlo in gruppo dalla prossima settimana, sta lavorando a parte e quindi non è completamente fermo, vedremo quando sarà con noi che tipo di condizione avrà e cosa ci potrà dare. Non dobbiamo pensare troppo alle assenze, questa squadra ha già dimostrato di sapere fare grandi partite a prescindere da chi va in campo. Personalmente non guardo in faccia a nessuno, bensì al rendimento della partita precedente e agli allenamenti, chi dà più garanzie gioca”.
Per quanto riguarda la prossima partita Mazzarri mette l’accento su alcuni problemi emersi in fase difensiva. “Abbiamo lavorato su questo aspetto, contro il Torino in alcune circostanze abbiamo perso l’uomo in area di rigore, sicuramente sono disattenzioni che non possiamo permetterci e sulle quali occorre focalizzarsi in settimane. Il calcio vive molto su queste situazioni e tutte le squadre a turno soffrono o provano a incidere trovando il punto debole altrui”.
La squadra ha sorpreso per la sua trasformazione, dopo un girone d’andata disastroso. “Nel nostro campionato ci sono partite dove siamo stati beffati nel finale e non abbiamo nemmeno avuto il tempo di reagire ulteriormente _ ricorda Mazzarri _. Contro la Fiorentina e il Napoli meritavamo di vincere per la mole di gioco prodotta, a Genova e Torino siamo stati bravi a rimanere sul pezzo e portarla a casa. Questa è una squadra che con intelligenza e condizione atletica attinge da ogni sua caratteristica per vincere le partite, non è un discorso di gare casalinghe o esterne, direi più che altro che la differenza è tra girone di andata e girone di ritorno, parliamo di due squadre completamente differenti”.
Infine un ricordo di Astori, il cui anniversario della scomparsa cade proprio oggi 4 marzo.“Non ho mai avuto il privilegio di lavorare con lui _ racconta il mister _ , ma so che qui è stato molto amato, tutti i dirigenti e membri dello staff che lo hanno conosciuto bene lo ricordano con enorme affetto ed emozione, è difficile trovare le parole quando succedono fatti del genere e sicuramente è stato una grande perdita per tutto il nostro mondo, quando se ne va un ragazzo così speciale è sconvolgente”.
Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Archivio
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