CAGLIARI. Alta cucina e solidarietà. Gli chef stellati Stefano Deidda, Italo Bassi, Salvatore Camedda, Francesco Stara e Claudio Sadler metteranno a disposizione i loro talenti per aiutare i bambini ucraini. Il ristorante cagliaritano di Deidda, Dal Corsaro, ospita il 20 marzo dalle 20.30, la cena degustazione d’autore. Ai cinque premiati dalla guida Michelin si aggiunge l’emergente Davide Atzeni del Bib Gourmand. Il ricavato sarà donato in beneficenza per sostenere le attività di Voices of Children, associazione ucraina non profit nata nel 2014 per dare supporto psicologico ai minori traumatizzati a seguito dell’invasione russa in Crimena, attiva soprattutto nelle regioni orientali di Donetsk e Luhansk.
Ora con lo scoppio della guerra in Ucraina, Voices of Children è impegnata nel procurare rifugi, pasti e beni di prima necessità per le persone in fuga dalle città e ha inoltre organizzato un sistema di supporto psicologico a distanza attivo 24 ore su 24. L’iniziativa è sostenuta dalla famiglia Pilloni della cantina Sùentu di Sanluri.
Il padrone di casa Stefano Deidda riflette: «La ristorazione sarda sta vivendo un momento di fermento e rinnovamento. La voglia di condividere filosofie, conoscenze ed esperienze diverse ci ha portato a volerci riunire per dar luogo ad una cena che avrà uno scopo benefico, in questo momento più che mai necessario».
«Con il nostro lavoro e amore – aggiunge Italo Bassi – vogliamo cercare di raccogliere fondi da devolvere ai meno fortunati di noi e dire: No alla guerra».
Concetto ripreso da Claudio Sadler: «Un aiuto costa solo la fatica di pensarci e decidere di fare qualcosa di buono».
Per Francesco Stara «la ristorazione si deve mettere in gioco utilizzando i suoi valori di accoglienza, equità, compassione e inclusione. La tavola è sicuramente il mezzo. La cucina il linguaggio».
Conclude Salvatore Pilloni, fondatore della cantina Sùentu recentemente insignito del titolo di Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica: «Da tempo era nata l’ idea di riunire gli stellati per una cena speciale – spiega – Ora la sofferenza del popolo ucraino non può lasciarci insensibili, vanno aiutati subito e attraverso le nostre aziende abbiamo già inviato beni di prima necessità. Con il ricavato della cena pensiamo ai più piccoli». (Ansa).
Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Homepage
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