BOLOGNA. Un po’ di certezze in meno, qualche indicazione in più di cui tenere conto da qui a fine stagione. Superata la coltre di amarezza per la seconda sconfitta consecutiva maturata nei minuti finali, la Dinamo prova a riordinare le idee partendo dalle priorità.
Questione di dettagli. Proprio come la domenica precedente contro Tortona, al cospetto dell’Unahotels Reggio Emilia i sassaresi di coach Piero Bucchi si sono arresi in volata dopo avere lottato e giocato alla pari praticamente per tutta la partita. Le due gare si sono dunque decise sui dettagli: i rimbalzi offensivi concessi, ad esempio, o un paio di incomprensioni a livello difensivo che hanno portato i giocatori emiliani (su tutti Cinciarini) ad arrivare al ferro in maniera esageratamente facile. Il divario tra il Banco di Sardegna e queste due dirette concorrenti, che occupano la quarta e quinta piazza a quota 24, è dunque molto sottile.
Aspettando Bilan. Al momento la Dinamo ha un problema chiaro ed evidente: l’inserimento di Miro Bilan. Se la gara con Tortona, alla quale il lungo è arrivato dopo appena due giorni trascorsi a Sassari, non può essere presa in considerazione, l’ottimo lavoro fatto in allenamento nei giorni successivi – di cui Bucchi aveva parlato alla vigilia della gara di Bologna – non ha portato a miglioramenti apprezzabili. Anzi, contro Reggio Emilia, con i compagni che hanno cercato di coinvolgerlo in maniera graduale e non servendolo ossessivamente in post basso, l’ex giocatore del Prometey è sembrato ancora più fuori contesto. Del centro croato a Sassari si conosce da tempo ogni segreto: è perciò ragionevole pensare che nel giro di non molto tempo questa nuova arma possa permettere alla squadra di recuperare l’equilibrio inevitabilmente perduto e di fare il salto di qualità definitivo per poter puntare ai playoff. Intanto però questi due passaggi a vuoto sono costati, conti alla mano, due vittorie fondamentali.
Verso i playoff. Le ultime due sconfitte potrebbero aver messo la parola fine alle speranze dei biancoblù di agganciare il quarto o il quinto posto: Reggio Emilia e Tortona, entrambe a quota 24, hanno il vantaggio negli scontri diretti con il Banco, che ha 20 punti e una gara in meno (per altro contro la Virtus Bologna), ma che dovrebbe virtualmente recuperare 6 punti rispetto alle due dirette concorrenti. Là sotto la situazione resta comunque parecchio ingarbugliata: Brindisi (22) è tornata al successo, mentre se non altro Pesaro ha frenato la rincorsa di Varese e Venezia è caduta solo nel finale in casa della Virtus, dopo avere a tratti dominato. Trieste e Trento si confermano in caduta libera (cosa che in qualche modo ridimensiona le due imprese esterne della Dinamo, ma questo è un altro discorso), mentre Treviso ha battuto un colpo e Napoli, dopo il cambio di panchina, ha dato qualche segnale di vitalità. E, a proposito di vitalità, domenica a Sassari arriva la Fortitudo, che sbancando Trieste ha ripreso a credere nella salvezza. Poi, nella seconda sfida interna consecutiva, la Dinamo ospiterà Milano, alle prese con un tour de force da 6 gare in due settimane. Insomma, per continuare a inseguire i playoff serve riprendere subito la rotta. Possibilmente con il supporto di Bilan.
Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Archivio
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