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SASSARI. “Re-Make it Green – Idee per la sostenibilità ambientale” è una rincorsa all’innovazione funzionale e sostenibile. Un evento formato maratona, della durata di tre giorni, che scommette sulla creatività e sensibilità delle nuove generazioni e ha come obiettivo la realizzazione di un prototipo e di un pitch da presentare al termine della terza giornata di lavori. In palio un montepremi complessivo di 2mila euro.

Re-Make It Green – Idee per la sostenibilità ambientale” è il terzo #InnoisMake organizzato dall’azienda sassarese Abinsula, iniziativa  supportata con entusiasmo e lungimiranza dalla Fondazione di Sardegna – main partner Banco di Sardegna, partner CDP Venture Capital Sgr – incastonata nel quadro delle molteplici attività germogliate attorno al progetto “Innois – Innovazione e Idee per la Sardegna”: una affascinante sfida di making che ha come protagonisti i giovani studenti delle scuole di secondo grado dell’intera Sardegna e della penisola, fra cui molte già parte integrante de La Nuova@Scuola.

Un hackathon online (20-22 aprile 2022), la cui fase finale vivrà una fase in presenza organizzata negli spazi della sala conferenze del quotidiano La Nuova Sardegna, realtà che oltre alla doverosa attenzione dedicata agli sviluppi in chiave sostenibile e innovativa dell’economia local, guarda dritto al futuro con il progetto La Nuova@Scuola – declinato nell’inserto La Scuola è Lavoro, nei lavori della Redazione dei Ragazzi curata dalle giornaliste Daniela Scano e Silvia Sanna, nella distribuzione del giornale in classe e negli incontri online fra studenti e rappresentanti di aziende ed Enti -, stabilendo una connessione forte fra mondo del lavoro e mondo dell’istruzione, imprescindibili facce d’una stessa medaglia.

Re-Make It Green” avrà inizio mercoledì 20 aprile a partire dalle ore 09.30 e si concluderà il 22 aprile 2022 alle ore 16: l’evento si svolgerà in maniera ibrida, in parte online e in parte in presenza secondo programma predefinito. Sono ammessi a partecipare – form iscrizioni su innois.it – tutti gli studenti delle scuole di secondo grado della Sardegna e d’Italia: unico requisito indispensabile è la capacità di riuscire a realizzare un prototipo – ovviamente non completamente funzionante – al termine dell’hackathon.

La giuria. Un parterre qualificato sarà chiamato a giudicare le idee messe in campo dai ragazzi: Carlo Mannoni, direttore generale della Fondazione di Sardegna; Giuseppe Cuccurese, direttore generale Banco di Sardegna; Michele Meloni, responsabile regionale rifiuti ed economia circolare e presidente Legambiente Sassari; Andrea Sanna, amministratore unico Abinsula.

Mentor. A supportare i team in corsa ci saranno Samuele Sciancalepore, Giuseppe Broccia, Samuel Carboni, Gianluca Meloni e Gabriele Foddisdeveloper; insieme a loro Pietro Pirino e Maria Chiara Sotgiudesigner.

Finalità. Trovare soluzioni volte alla sensibilizzazione e responsabilizzazione di cittadini e imprese, incentivando comportamenti virtuosi sui temi della sostenibilità ambientale come trasformazione dei rifiuti; riduzione degli sprechi della risorsa idrica; risparmio e consumo responsabile dell’energia.

Output. Un prototipo realizzato mediante la stampa 3D o attraverso tecnologie di prototipazione rapida (es. Arduino, Raspberry PI); saranno accettati anche prototipi digitali

Nel 2015 l’ONU ha adottato l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile che individua 17 obiettivi da raggiungere entro il 2030. Su questi obiettivi, con l’attenzione allo sviluppo tecnologico e sociale, i partecipanti si sfideranno con le loro proposte, nello specifico ci si concentrerà su come “Garantire modelli di consumo e produzione sostenibili”. Il nostro pianeta ha bisogno di essere rispettato e salvaguardato: in quest’ottica si dovrebbero ridurre gli sprechi e le sostanze chimiche, puntando a politiche sostenibili e improntate sul riciclaggio dei prodotti. Per raggiungere tale obiettivo risulta necessario coinvolgere anche i consumatori in iniziative di sensibilizzazione al consumo e a stili di vita sostenibili, offrendo loro adeguate informazioni su standard ed etichette, e coinvolgendoli, tra le altre cose, nell’approvvigionamento pubblico sostenibile

 

Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Homepage

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