OSSI. Martedì prossimo, dopo i festeggiamenti per la Pasqua e la Pasquetta con gli amici, Salvatore Piras avrebbe allungato il banchetto almeno di un giorno. L’operaio 22enne che ieri mattina ha perso la vita mentre lavorava a Sorso, infatti, è nato il 19 aprile 1999: tra pochissimi giorni avrebbe dovuto brindare per il suo 23esimo compleanno. «È una tragedia che sconvolge tutto il paese – commenta il sindaco di Ossi, Pasquale Lubino –. Salvatore era un ragazzo solare, un lavoratore che nel tempo libero partecipava alla vita della comunità con passione e impegno. Era davvero un bravo ragazzo. Lo incrociavo spesso perché abitava vicino casa mia. È successa una enorme disgrazia. Ci stringiamo alla famiglia in questo momento di grande dolore».
Ieri mattina la notizia della morte dell’operaio è rimbalzata dalla Romangia al Coros in pochi minuti e ha fatto piombare nello sconcerto e nella tristezza la comunità di Ossi. Il giovane 22enne era molto legato al suo paese. E il suo volto, insieme ad altri, è diventato un biglietto da visita della comunità. Salvatore Piras faceva infatti parte del gruppo folk Santa Ithoria, con cui portava avanti le tradizioni della cultura sarda delle tradizioni di Ossi. Proprio i compagni dell’associazione culturale sono stati tra i primi ad apprendere della tragedia che si è presa la vita del loro amico.
Salvatore Piras ha cominciato col gruppo folk del suo paese quando aveva 14 anni. Ci ha messo poco a riempire i cuori dei compagni di sfilate a colpi di sorrisi. Salvatore lo indossava con fierezza il costume di Ossi. In paese se lo ricordano tutti, e ora non lo dimenticheranno mai. «Non esistono parole che consolino in momenti così difficili – commenta il presidente dell’associazione Santa Ithoria, Roberto Canu –. Ci stringiamo con affetto ai suoi familiari e ai suoi amici». Quando poteva, Salvatore Piras partecipava alle iniziative organizzate dal gruppo folk, tipo sfilare con i suoi compagni durante le processioni religiose. Ma d’estate, che poi è la stagione migliore per gli eventi dei gruppi folk, il giovane spesso mancava. «Lo diceva sempre – aggiunge Canu – prima la scuola e poi d’estate si va a fare la stagione». È così, il 22enne di Ossi non è mai stato tipo da restare con le mani in mano. Era anche volato in Inghilterra per lavorare nel campo della ristorazione, e ci sapeva fare. Una persona poliedrica che sapeva adattarsi e, soprattutto, che aveva tanta voglia di imparare.
Negli ultimi anni, a causa del Covid, gli eventi del gruppo si sono praticamente azzerati e i compagni di sfilate ed esibizioni si sono un po’ persi di vista. «Era un ragazzo educatissimo, molto positivo – aggiunge il presidente del gruppo folk –. Salvatore partecipava con grande entusiasmo alle nostre attività. Era un ragazzo volenteroso che si dava da fare. Per noi è un dispiacere immenso sapere che non c’è più. Mancherà a tutti noi». Ma nella vita da ventenne di Salvatore Piras non c’era certamente soltanto il costume di Ossi e le tradizioni sarde. Un’altra sua passione, forse la più grande a giudicare dalla quantità di foto che ha dedicato nei suoi social alla materia, erano i motori. Con una predilezione particolare per i supermotard. Il suo profilo Instagram è infattizeppo di foto spettacolari mentre si cimenta in acrobazie in sella alle moto. Ma non mancano anche le pose a fianco di auto da urlo.
Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Homepage
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