NUORO. Il Comune capoluogo prenderà l’iniziativa affinché Nuoro faccia parte di un’unione di province del centro e nord-est isolano. Questo il mandato dato nei giorni scorsi al sindaco Andrea Soddu, dopo l’approvazione in Consiglio comunale di un ordine del giorno, di cui è stato primo firmatario il Pd, Carlo Prevosto. Provvedimento votato all’unanimità. C’è tuttavia una variazione. Rispetto alla previsione di partenza di un’unione tirrenica (con Olbia e l’Ogliastra) un emendamento della maggioranza ha previsto che l’unione possa guardare anche verso Oristano, se quella provincia dovesse mostrarsi interessata all’aggregazione istituzionale, che si andrà a realizzare. Il testo, così emendato, ha messo insieme convinzioni e voti di chi di regola sceglie in modo contrapposto.
L’obiettivo è di rafforzarsi reciprocamente tra territori, in un tempo in cui la forza burocratica dei poli del Cagliaritano e del Sassarese accresce lo stesso concentramento di potere economico. Il consigliere Prevosto, avversario di Soddu nelle elezioni del 2020, non nasconde la sua soddisfazione: «C’è stata identità di vedute – dice Prevosto – tra il sottoscritto, il sindaco e la sua maggioranza, per prendere atto di un problema politico che dobbiamo affrontare tutti insieme. Mentre sulle modalità e i termini – aggiunge – si può discutere e trovare le soluzioni». Prevosto poi passa e esplicare ragioni e azioni: «Il tema politico – ricorda Prevosto – è che Nuoro non può vivere isolata. Ma, piuttosto, deve allearsi e aggregarsi ad altri territori».
L’iniziativa politica a vantaggio dell’unione è stata uno dei primi obiettivi nel momento in cui l’esponente dei Dem nuoresi ha fatto il suo ingresso nell’aula civica. Come conferma la data di presentazione dell’ordine del giorno, avvenuta oltre un anno fa. «Se c’è un rammarico – dice Prevosto – è proprio il fatto che prima dell’inizio del dibattito sul tema siano passati 13 mesi. Talmente tanti – aggiunge – che il Consiglio regionale nel frattempo ha approvato una nuova legge di riordino degli enti locali. Sassari ha chiesto, giustamente, e ottenuto la sua città metropolitana, che le consentirà di accedere con più facilità ai fondi statali e d europei. Nuoro e le altre piccole province – aggiunge Prevosto – solo con l’aggregazione potranno a loro volta contare a Roma e a Bruxelles».
Sui passi da fare da oggi in avanti, Carlo Prevosto affida le sue aspettative, e della parte politica che rappresenta, al sindaco Soddu: «Mi viene difficile dire ora quali atti concreti vanno realizzati – afferma l’esponente del Pd – è certo comunque che va aperto il dibattito con le amministrazioni dei territori interessati al progetto». Ma ci tiene a sottolineare il fatto che se ne sia iniziato a parlare tra i gruppi politici dell’assemblea civica del capoluogo: «Si è preso atto – sottolinea Prevosto – che oggi siamo tagliati fuori dalle costruzioni amministrative, che sono il presupposto per ottenere i finanziamenti, per le infrastrutture e i servizi. Noi, no – ha aggiunto – oggi siamo fuori dai giochi. Il voto unanime del Consiglio chiede che Nuoro, con la sua provincia, si aggreghi, per creare una nuova struttura istituzionale».
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