(ANSA) – ASCOLI PICENO, 30 APR – Un farmacista della provincia di Ascoli Piceno forniva, su richiesta, esiti di tamponi antigenici rapidi di “negatività” e, in alcuni casi, di “positività”, per prestazioni sanitarie in realtà mai eseguite.
Oggi, dopo tre mesi di indagini, coordinate dalla Procura di Ascoli Piceno, in esecuzione di un ordine di custodia firmato dal gip, l’uomo è stato arrestato (domiciliari) dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Ascoli Piceno e della locale Compagnia nell’operazione denominata “Green Pack 2”, per il reato di falsità ideologica continuata.
Un addebito contestato in concorso con altre 17 persone: le collaboratrici che coadiuvavano il farmacista negli inserimenti e coloro che usufruivano del finto tampone per ottenere il Green Pass, tra cui anche un noto professionista ascolano che opera sempre in ambito sanitario.
Dalla complessa indagini, gli investigatori hanno raccolto concreti elementi indiziari nei confronti del farmacista che, per accontentare la clientela, avrebbe ricevuto direttamente sul suo telefono cellulare le “ordinazioni” per i falsi tamponi, facendosi trasmettere via social le foto delle tessere sanitarie, al fine di ottenere velocemente l’esito desiderato senza recarsi nemmeno in farmacia. (ANSA).
Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Homepage
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