Coppia nella vita e anche in scena. Katia Follesa e Angelo Pisani portano sul palco il loro sodalizio personale e artistico. D’altronde, il primo è nato proprio in una trasmissione televisiva, il mitico “Zelig”, dove i due comici hanno mosso i primi passi, lei in coppia con Valeria Graci, lui con i Pali e dispari. Follesa e Pisani sono sbarcati in Sardegna per un tour di tre giorni con il loro spettacolo, “Finché social non ci separi”: Dopo il Teatro civico di Alghero all’interno dell’Alguer Comedy show,e il Verdi di Sassari per “Comici in città”, chiusura a Cagliari all’Auditorium del Conservatorio per la rassegna “Due risate. Anzi tre”.

Partiamo dalla Sardegna.

FOLLESA: «Follesa domina la Sardegna (ride, ndr). Io sono nata in Lombardia ma mio padre era di Villacidro. Mia zia vive a Villacidro nella casa del nonno. I miei cugini stanno a Baja Sardinia. Conosco bene l’isola, l’ho sempre frequentata da quando ero bambina, andavo a casa dai nonni. E ogni anno non manca occasione per venire 10-15 giorni e stare con i miei nipoti».

PISANI: «Il mio non è un legame di tipo familiare, ma è una terra che mi ha sempre regalato stupore. Quando sono venuto con Marco (Silvestri, partner nei Pali e dispari, ndr) ho sempre trovato grande disponibilità. A me piacciono i pubblici che non ti regalano nulla se non li conquisti. Il pubblico sardo è molto attento e ben disposto. Sembra che si metta davanti e ti dica: vediamo ora se ci fate ridere».

E ai pubblici di Alghero, Sassari e Cagliari cosa offrite?

PISANI: «Uno spettacolo comico in cui mettiamo in scena la nostra vita di coppia e le difficoltà della vita di coppia attraverso i difetti. Daremo il nostro numero di telefono agli spettatori che ci invieranno messaggi per rivelarci le mancanze dei loro partner. Il pubblico è parte attiva dell’intero spettacolo».

Il vostro rapporto con i social? Katia è stata anche vittima di fake news e insulti per essere dimagrita.

FOLLESA: «Ormai ci rido sopra, anche se ho fatto partire la querela. Sinceramente adesso la vita da social mi sta un po’ annoiando. Li sfrutto per lavoro, giusto Instagram, ma non sono più così assidua come prima».

PISANI: «Fortunatamente non sono loro a usare me, ma io a usare loro. Di certo non li uso per informarmi. Se devo cercare notizie non vado sui social, dove spesso ci sono solo titoloni che non dicono nulla. Al di là di questo, i social sono un modo divertente per raccontare sé stessi. Ma io racconto solo quello che voglio condividere».

Capitolo Zelig.

FOLLESA: «Zelig rappresenta la trasformazione. Non solo lavorativa ma anche umana. Per anni sono stata chiusa in una bolla e quel palcoscenico mi ha fatta uscire fuori. Zelig mi ha fatto conoscere al pubblico, diventando nazionalpopolare: è stata una terapia personale. E poi ho conosciuto Angelo: Agata è al 100 per cento figlia di Zelig».

Agata, 12 anni, recita con voi nella docu-serie “Social family”: è stato difficile convincerla?

PISANI: «Agata vuole fare l’attrice da quando aveva 7 anni e sta studiando da 4. Ha fatto anche un corto, le è venuto in maniera naturale. Saranno anche i geni ereditati dal padre e dalla madre. Non è stato difficile per lei. Paradossalmente lo è stato di più per noi. La sua spontaneità, figlia della sua età, è ancora più autentica della nostra. Lei non ha il mestiere e si è regalata un’esperienza di divertimento estremo».

Compagni nella vita, compagni sul palco: come si fa?

FOLLESA: «Non è difficile, per niente. Siccome per lavoro non possiamo stare tanto insieme il palco è la nostra vacanza, il momento per vederci. Ovvio che le tensioni per stress, stanchezza ci sono, ma abbiamo sviluppato un equilibrio favorevole. Sia lui che io arriviamo da percorsi di coppia. Anche se io, di natura esuberante, cerco di prendermi la scena».

PISANI: «Con Katia è più facile lavorare, sarà che conosciamo bene le nostre dinamiche. Più facile in quel senso. Perché è più difficile avere la lucidità di non portarsi il lavoro a casa».

Capitolo Lol: Katia, chi è stato l’avversario più ostico?

FOLLESA: «Come dico sempre, io sono quasi arrivata alla fine e sono stata boicottata per non vincere (scoppia a ridere, ndr). Comunque, l’avversario più ostico è stato Lillo: mi ha fatto tremare, anche se non faceva niente lo vedevo e scappavo. Anche Pintus, ma lui lo conosco bene e sapevo come trattenermi. Grazie a Dio, si è autoeliminato subito».

In Lol 2 chi avrebbe temuto?

FOLLESA: «Michele (Mago Forest, ndr) per le sue cazzate mi avrebbe fatta impazzire. Ma anche Maria Di Biase: adoro la sua comicità».

Angelo, se arriva la chiamata per Lol 3?

PISANI: «È un progetto che mi piace molto. Non ribadisce i soliti format comici con il presentatore che annuncia e il comico fa il pezzo. Sicuramente sarebbe un’ottima occasione anche per lavorare ma non sul repertorio. Mi piace fare ridere gli altri rimanendo serio».

Ultima domanda per Katia: da conduttrice di “Cake star” come se la cava con la cucina sarda?

FOLLESA: «Cucinare mi piace, quando sono a casa mi diletto ai fornelli, ma oltre buttare in pentola i malloreddus non so fare altro. Ma ora vengo in Sardegna e ho già detto a mia zia che sull’aereo posso imbarcare tutto. Conto di tornare a casa con seadas, mirto e tante altre cose buone».
 

Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Homepage

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