VENEZIA. Se non bastasse la classifica, sono i numeri messi insieme dal Cagliari in questa stagione a fotografare in maniera inequivocabile il perché di questa allucinante retrocessione.
Campionato a singhiozzo. La stagione dei rossoblù si può suddividere in tre tronconi, con la testa e la coda che hanno deciso il destino della squadra. Nelle prime 19 partite, dunque nel girone d’andata, il Cagliari ha chiuso con appena 10 punti e una sola vittoria. La squadra allenata da Mazzarri, che dopo la terza giornata aveva rilevato Semplici, era all’ultimo posto, con un punto in meno di Salernitana e Genoa. Nelle successive 8 partite ben 15 punti che hanno rivitalizzato la classifica e illuso molti che il gioco fosse fatto. Sbagliato perché nelle ultime undici partite sono arrivati appena 5 punti: il successo sul Sassuolo, e i pareggi contro Salernitana e Genoa. Da qui il crollo.
Salvezza a 31 punti. Per trovare una squadra salva a 31 punti, come è successo alla Salernitana graziata dal Cagliari, occorre risalire al torneo 2005/06, il secondo dall’istituzione del torneo a 20 squadre e con i 3 punti per la vittoria, quando a evitare la caduta in B fu il Messina proprio con 31 punti, ma grazie alla retrocessione della Juve… Il Cagliari deve mangiarsi le mani perché un punticino in più l’avrebbe tenuta a galla spedendo nella serie cadetta i campani.
Reti fatte. Un disastro anche il reparto offensivo dove Joao Pedro ha messo a segno 13 delle 34 reti totali. C’è chi ha fatto peggio, come lo Spezia, a quota 30, ma l’attacco asfittico rossoblù ha procurato tanti pareggi e sconfitte di misure.
Difesa colabrodo. La porta rossoblù è stata un bersaglio invitante per gli avversari: 68 le reti subite, terza peggior difesa dopo Empoli (70) e Venezia (69). Ma in appena tre occasioni la rete rossoblù è rimasta intonsa. Un altro motivo per spiegare perché all’appello sono mancati tantissimi punti.
Vittorie. Appena 6, di cui 3 in casa e 3 in trasferta. Un numero misero. In particolare è stata decisiva la quota bassa di successi ottenuti fra le mura amiche dell’Unipol Domus. A lasciare i tre punti sono state in tre: la Samp (unica squadra ad aver subito due gol di scarto dal Cagliari), il Bologna e il Sassuolo. Nell’anno della precedente retrocessione, 2015, le vittorie furono 4 in casa e 4 fuori, con 34 punti totali, che oggi varrebbero oro… (en.g.)
Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Archivio
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