Capire Caravaggio a teatro. Il pittore, certo, ma insieme anche il personaggio e la scia di straordinario artista che si porta dietro attraversando la storia, quella dell’arte e quella dei secoli. Per una figura geniale e controcorrente, sul palco un attore d’eccezione: il compito è affidato a Vittorio Sgarbi. Sarà lui, nella settimana che precede Ferragosto, il prossimo 11 agosto, a portare in scena il mito di Michelangelo Merisi al teatro Mario Ceroli di Porto Rotondo. Si tratta sinora dell’evento di punta dell’edizione 2022 del Portorotondo festival, consueto appuntamento estivo della Fondazione Portorotondo. “Caravaggio”, che ha già fatto registrare sold out nelle sue precedenti tappe, arriva con una data esclusiva in Sardegna e si presenta come contenitore anche di carattere multimediale dedicato alla vita e alla pittura rivoluzionaria dell’artista milanese. Durante il racconto scorreranno le immagini di alcune delle opere più celebri del Merisi divenute iconiche per gli amanti dell’arte ma non solo. Lo spettacolo di Sgarbi andrà a puntare l’accento sulla contemporaneità di Caravaggio, «doppiamente contemporaneo: in primis perché c’è, perché viviamo contemporaneamente alle sue opere che continuano a vivere; e poi perché la sensibilità del nostro tempo gli ha restituito tutti i significati e l’importanza della sua opera – così si legge nella presentazione dello spettacolo che vede come narratore il famoso critico d’arte –. Non sono stati il Settecento o l’Ottocento a capire Caravaggio, ma il nostro Novecento. Viene riscoperto in un’epoca fortemente improntata ai valori della realtà, del popolo, della lotta di classe. Ogni secolo sceglie i propri artisti e questo garantisce un’attualizzazione, un’interpretazione di artisti che non sono più del Quattrocento, del Cinquecento e del Seicento ma appartengono al tempo che li capisce, che li interpreta, che li sente contemporanei. Tra questi, nessuno è più vicino a noi, alle nostre paure, ai nostri stupori, alle nostre emozioni, di quanto non sia Caravaggio». Sarà un racconto di carattere multidisciplinare e sviluppato su più piani di lettura, tra gli accostamenti proposti ce n’è persino uno che compara arte e vis polemica di Caravaggio e Pasolini. Lo spettacolo, che verrà presentato dalla giornalista Manuela Salis, è inserito nella programmazione coordinata dalla vice presidente della Fondazione, Una Donà Dalle Rose, e dal direttore generale Ursula Ruiu. Gode del sostegno del Consorzio di Portorotondo, presieduto da Leonardo Salvemini, della Regione Sardegna, del Comune di Olbia.
Il cartellone di eventi, voluto dal patron Luigi Donà Dalle Rose, fondatore del borgo gallurese, da quest’anno fa parte del circuito di promozione della Camera di Commercio del Nord Sardegna “Salude & Trigu”. Da aprile a novembre, sono una cinquantina le proposte rotondine tra concerti, incontri letterari, di cinema, moda, esposizioni, degustazioni, regate e pesca d’altura. Per le vie è tornata la fiera settimanale, tra gli appuntamenti alcuni nomi di spicco come Franca Masu, il 19 luglio in piazza San Marco in concerto omaggio ad Astor Piazzolla, Elio il 28 luglio racconterà e canterà Enzo Jannacci al Ceroli.
Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Homepage
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