La prima regola quando si arriva in alto è lavorare ancora di più, impegnarsi al massimo per mantenere quel livello. Una filosofia sposata in pieno da Stefano Pibi. Per il quarto anno consecutivo il suo Pbread Natural Bakery ottiene dalla guida dei panifici del Gambero Rosso la massima valutazione dei “Tre pani”, unico esercizio in Sardegna a fregiarsi di questo riconoscimento. Non solo, va anche detto che in Italia solo altri 53 panifici su tutto il territorio nazionale hanno raggiunto questo livello. Il negozio è aperto dal 2017 alla fine di viale Colombo a Cagliari, proprio davanti al molo Ichnusa, diventato ormai famoso perché ospita il quartier generale sardo di Luna Rossa. Da allora, Pibi ha collezionato successi a raffica.
«Beh, non posso che dire di essere molto soddisfatto – conferma con il suo sorriso contagioso Stefano Pibi –. Mercoledì a Roma c’è stata la premiazione a Palazzo Brancaccio. Una grande emozione. Un risultato che devo condividere con i miei collaboratori. Quando ho aperto avevo 4 dipendenti, ora ce ne sono 14. Un bel successo, direi».
Come riuscire a rimanere sulla cresta dell’onda. Lo chef-bakery cagliaritano non ha dubbi. «Arrivare in alto – dice – costa meno fatica che rimanerci. Io non posso che insistere sulla qualità dei prodotti e del servizio. E sul rinnovamento. Ho proposto per Natale, a fianco del prodotto classico, il panettone salato con la salsiccia secca e il pecorino. Che è piaciuto tanto». Pensare che tutto è iniziato quasi per caso, lui che era un ingegnere e manager di Tiscali. L’incontro con il lievito madre gli ha cambiato la vita, ha mollato il lavoro e si è reinventato chef, raggiungendo il successo. Il Pbread è non solo un panificio ma luogo per consumare le colazioni, per un brunch o per cenare con le pizze e gli altri manicaretti preparati dalla cucina di Pibi, che affianca anche una cantina di livello e una serie importante di birre artigianali.
Dopo Stefano Pibi, occorre ricordare che altri dieci i panifici sardi hanno avuto dalla guida del Gambero Rosso il riconoscimento dei “Due Pani”: “Su Civraxiu” di Castiadas, un nuovo arrivato in graduatoria, che si aggiunge a Sa Moddixia di Genuri, Porta di Gonnosfanadiga, Stagnin di Carloforte, Gioi di Iglesias, Anticas Licanzias di Nuoro, Tundu di Oliena, Nino Vacca di Oristano, Kentos di Orroli, Calabrò di Sant’Antioco. “Un Pane” invece lo hanno avuto i Fratelli Marteddu di San Vito, Da Marò a Cagliari e Salvatore Fancellu di Montresta.
Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Homepage
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