Sassari. Due passi sotto le chiome degli olivi e infine una bella stretta di mano con tanto di consegna delle chiavi. Otto ettari di verde e di pace diventano adesso il luogo ideale dove praticare l’agricoltura sociale. E cioè quella attività che, in questo caso, dà la possibilità di riscrivere il proprio futuro lasciandosi guidare dai ritmi lenti della terra e della natura. L’Agris, che è l’agenzia regionale per la ricerca in agricoltura, ha infatti concesso in comodato d’uso gratuito per dieci anni un vasto terreno con vista su Platamona alla cooperativa Differenze, che qui potrà promuovere il reinserimento sociale di persone detenute o sottoposte a particolari misure restrittive della libertà attraverso la cura di un oliveto e di un grande orto.

Il progetto

Da poco l’Agris ha messo in campo un progetto di finanziamento dedicato alle coop Differenze, Mondo X e La Crucca per dare la possibilità di sperimentare nuove produzioni agricole. In più, ieri mattina, l’Agris ha anche consegnato i terreni inutilizzati dell’azienda agricola Russeglia, di sua proprietà, alla coop Differenze di don Gaetano Galia. Otto ettari che si trovano all’interno del territorio comunale di Sassari lungo la strada provinciale 25, tra Sorso e Porto Torres. «Per noi è un grande traguardo – sottolinea Francesco Baule, commissario straordinario dell’Agris –. Questa azienda diventerà il motore di tutte le attività di riabilitazione, di rieducazione e di integrazione di persone meno fortunate di noi. Il tutto si inquadra in un progetto strategico della Regione, che è appunto quello dell’agricoltura sociale». La cooperativa Differenze concentrerà dunque il grosso della sua attività a Russeglia, lasciando pian piano i terreni che tuttora utilizza a Tottubella. «Siamo molto riconoscenti e diciamo grazie all’Agris – commenta don Galia, che è anche il cappellano del carcere di Bancali –. L’agricoltura è un elemento importante per il recupero delle persone. È una delle poche attività in cui si riesce a includere davvero tutti. Perché tutti sanno togliere un filo d’erba e tutti possono imparare a prendersi cura delle piante. Questo servirà poi a prendersi cura di se stessi e degli altri».

Lavoro nei campi

Gli ospiti di Differenze, nei nuovi terreni, si dedicheranno in particolare all’olivicoltura, considerata la grande presenza di piante di olivo. Ma non solo: si occuperanno anche di tirare su un orto per la coltivazione dei carciofi, delle melanzane, della lattuga, dei pomodori. Una novità, quella dei nuovi terreni di Russeglia, che mette il sorriso agli ospiti della coop di don Gaetano Galia. «Rispetto ai terreni di Tottubella, dove il clima invernale rovina un po’ la produzione, sono sicuro che qui andrà meglio grazie alla vicinanza del mare – spiega Florian, uno degli ospiti, con la qualifica di perito agrario –. Per noi, questa, è una grande occasione di reinserimento nel sistema. Non è mai facile sentirsi realmente liberi quando termina il periodo detenzione. Per questo, spesso, quando le persone non sono seguite da nessuno rischiano di ricommettere gli stessi errori». E sorride anche Rachid, pure lui ospite di Differenze. «Non avevo mai lavorato la terra – racconta –. Ho imparato durante questo percorso, nei campi di Tottubella. Ora verremo qui, sono contento. Credo che il fatto di imparare un mestiere dia una possibilità in più a tutti noi».
 

Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Homepage

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