ASSEMINI. Ad Assemini grande festa per i campioni dell’atletica sarda del 2020 e del 2021. L’anno scorso infatti la manifestazione è saltata a causa dell’emergenza sanitaria. Così quet’anno la “Festa dell’Atletica Sarda” è stata doppia, per premiare i campioni dell’anno scorso e quelli di quest’anno.
Doveva essere la festa degli atleti sardi che hanno partecipato ad agosto alle Olimpiadi di Tokyo: il velocista oristanese Lorenzo Patta, campione olimpico della staffetta 4×100, il marciatore sassarese Andrea Agrusti (primo degli italiani nella 50 Km di Tokyo), lo sprinter cagliaritano Wanderson Rijo Polanco e la giovane velocista quartese Dalia Kaddari, splendida semifinalista e bicampionessa italiana assoluta dei 200. Alla fine è stata solo la reginetta dell’atletica sarda a presenziare ad Assemini e a rappresentare tutti gli altri atleti olimpici di Tokyo.
Assente anche il vicecampione mondiale junior del salto in alto, Massimiliano Luiu perché già impegnato, assieme al tecnico Crescenzio Carboni (che ha ricevuto il premio “Una Vita per l’Atletica 2020”), in un raduno tecnico a Formia. A Sergio Lai, presidente Fidal Sardegna è spettato il compito di aprire la serata: «Dopo lo stop dell’anno scorso, quella appena conclusa è stata una stagione straordinaria per l’atletica italiana e per la Sardegna». Poi, presenti anche il presidente del Coni Sardegna , Bruno Perra, e gli amministratori di Assemini, la scena è stata tutti per i protagonisti dell’atletica sarda: sul palco il giavellottista Jhonatam Maullu , il lunghista Daniele Renolfi, Riccardo Spanu, tutti campioni italiani, Elisa Pintus per i suoi due record sardi nel peso e nel disco e tanti altri tra atleti, società, tecnici e dirigenti .
Roberto Spezzigu
Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Archivio
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