CAGLIARI. Un Cagliari da dieci. Ma senza lode: dieci come i gol incassati nelle ultime tre giornate. E dieci come i punti totalizzati alla fine del girone di andata: una vittoria, sette pari e undici sconfitte. Ieri terza sconfitta consecutiva, ma questa volta senza goleada: contro la Juventus la squadra di Mazzarri ha giocato una partita dignitosa mantenendo il risultato aperto sino all’83’. Un passo avanti rispetto alle gare con Inter e Udinese. E un passo indietro in classifica: ora il Cagliari è solo al penultimo posto a causa del pari del Genoa con l’Atalanta. E deve sperare nel Napoli per mantenere inalterate le distanze con lo Spezia e quindi con la salvezza. Il girone di ritorno ricomincia ora con la Sampdoria, unica squadra che quest’anno per il Cagliari ha fatto rima con vittoria.
Ma prima c’è il mercato: il ds Capozucca spera di trovare tre quattro jolly che cambino la situazione da un giorno all’altro. L’esempio è il Bologna di due stagioni fa, terzultimo a tre punti dalla quartultima: azzeccò gli acquisti di Soriano e Sansone. E si salvò. Ma bisogna scegliere bene perché gennaio è il mese delle speranze ma anche delle possibili fregature. Il Cagliari cerca in difesa i sostituti di Godin e Caceres (ormai ai saluti) più Walukiewicz (infortunato e forse in partenza). Potrebbero essere Izzo e Goldaniga, ma c’è un problema: il granata ha giocato solo quattro partite, il neroverde addirittura una. E la squadra rossoblù ha bisogno di giocatori pronti subito, perché non c’è tempo per il rodaggio. A centrocampo si rimpiangono ancora Rog (infortunato) e Nainggolan (atteso ma mai ritornato). È il reparto che potrebbe dare la scossa. E il direttore sportivo non deve sbagliare: servono almeno due uomini in grado di fare la differenza dalla prima giornata di ritorno. Missione difficile ma non impossibile. L’identikit. Niente giocatori di altri campionati (l’errore del primo mercato di Giulini) troppo distanti dalla A. E niente giocatori che devono trovare la forma: non c’è tempo. Si pensa al fiorentino Amrabat, ma anche a qualche emergente (collaudato) dalla B. In attacco movimenti solo in caso di partenza (in Coppa d’Africa) di Keita.
Come se non bastasse, ora c’è anche il Covid che questa volta ha attaccato il presidente Tommaso Giulini. «Poco prima della partita ho saputo della positività – ha detto il tecnico Mazzarri a fine gara – ci dispiace e mi dispiace tantissimo, ci tenevamo a maggior ragione a regalargli una bella prestazione stasera». Mister ancora in sella: «Se siamo a questo punto così negativo le colpe sono di tutti, ognuno si deve prendere le proprie responsabilità, è chiaro che quando cadi così in basso vanno prese delle decisioni anche forti perché la rotta va invertita. L’unica ricetta è il lavoro». (Stefano Ambu / ANSA)
Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Archivio
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