CAGLIARI. Inizio lavori nel 2023, apertura dello stadio nella stagione 2025/26. Al di là della formula studiata dal presidente Tommaso Giulini, quello che i tifosi si sono segnati è il cronoprogramma scandito nella conferenza stampa di ieri all’Unipol Domus. Con il patron rossoblù, anche il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu e Francesco Percassi, presidente della holding Costim, partner fondamentale per dare un’accelerata alla costruzione dell’impianto sulle ceneri del Sant’Elia. Sportium aveva vinto la gara per il progetto migliore: 24mila posti che potranno diventare 30mila. Ma poi, dal 2018, tutto si è arenato fra difficoltà finanziarie e burocrazia.
Ora la svolta. «Abbiamo firmato con Costim un accordo fondamentale – dice Giulini –. Insieme capitalizzeremo il “veicolo stadio”, chiamiamolo così per semplicità, che riceverà anche il debito bancario e il contributo pubblico e che auspicabilmente costruirà lo stadio». Impianto che, per inciso, che dopo 50 anni tornerà al Comune. Le cifre. «Il costo dello stadio è lievitato con l’aumento dei costi dei materiali. Siamo sui 125 milioni – sottolinea Giulini –. Di questi metà circa saranno investiti da Cagliari Calcio e Costim nella misura del 60 e del 40 per cento».
Fondi pubblici. La parte pubblica invece erogherà 30 milioni, che arrivano dalla Regione, come confermato dall’assessore alle finanze Giuseppe Fasolino, e circa 18 del Comune, che sarà l’ente che convoglierà tutti i soldi pubblici. «La legge sugli stadi – ha detto Truzzu – prevede che la mano pubblica arrivi sino al 49 per 100. E il Comune non si tirerà indietro se per garantire l’equilibrio finanziario sarà necessario trovare altri fondi per realizzare l’opera. Per noi lo stadio è fondamentale per riqualificare tutta l’area».
Il partner. Costim è società bergamasca, del settore edilizia e gestione impianti. La presiede Francesco Percassi, nipote di Antonio, presidente dell’Atalanta. «Per noi – ha rimarcato il patron di Costim – questo progetto è assolutamente eccezionale. E siamo felici di poter partecipare a questa avventura, anche perché il prestigio della società Cagliari calcio è grande sia in Italia che in campo internazionale».
I tempi. Entro due mesi verrà presentato al Comune il progetto finale con i costi dell’opera. Progetto che poi verrà esaminato dai dirigenti del municipio. Dopo 6 mesi il passaggio alla Commissione provinciale che dovrà dare il via definitivo. A quel punto il Comune bandirà la gara d’appalto integrato, che comprende anche la demolizione del vecchio stadio. Dopo 3 mesi la scelta e l’avvio dei lavori per circa 25 mesi.
Accelerazione per il nuovo stadio del Cagliarifoto da Quotidiani localiQuotidiani locali
Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Archivio
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