NUORO. Il Pronto soccorso del San Francesco di Nuoro ha perso un importante riferimento: la direttrice facente funzioni Michela Matta. La responsabile della porta d’accesso dell’ospedale nuorese si è dimessa due giorni fa. A capo di un servizio dimezzato in un ospedale con i servizi dimezzati, la dottoressa non si è mai sottratta ai carichi di lavoro massacranti imputabili alle scoperture nell’organico perché mancano ben 11 unità lavorative. Matta seppure abbia rinunciato al ruolo di responsabile, continuerà a lavorare con i suoi pochi colleghi nel pronto soccorso del capoluogo.
Servizio che ancora non è stato rinforzato nonostante quotidianamente arrivino tantissimi accessi gravi e, a causa del colpo di coda della pandemia, persino numerosi pazienti sospetti o positivi al Covid. Eppure il concorso è stato espletato e la graduatoria (unificata) è pronta. Senza provvedimenti regionali incisivi, tuttavia, gli specialisti continueranno a sceglieranno le sedi dei due poli di Sassari, che poi sono quelle con meno criticità perché con più personale in un circolo vizioso senza fine. Di questo è consapevole il direttore generale della Asl nuorese, Paolo Cannas, che nel ribadire la volontà dell’azienda di attrarre le professionalità necessarie che mancano da troppo tempo, si sofferma sull’annoso problema del pronto soccorso.
«Non vogliamo nascondere le criticità che esistono e che hanno la nostra massima attenzione, come il pronto soccorso che vive in questi giorni forti criticità e dove – osserva il manager dell’azienda sanitaria – il direttore facente funzioni ha dovuto rassegnare le dimissioni per motivi personali, pur garantendo la sua permanenza in organico». Il direttore generale, su questo fronte incandescente spende importanti parole di impegno per il front-office del San Francesco che nel recente passato, esattamente lo scorso 10 dicembre, ha registrato le clamorose “dimissioni immediate con decorrenza 21 dicembre, senza preavviso per giusta causa” di tutti i medici.
Una protesta per i carichi di lavoro massacranti poi rientrate ed un gesto senza precedenti, quello dei sette dirigenti medici, ancora fresco nella memoria e con il quale nessuno vuole più confrontarsi. «Avremo sempre un occhio di riguardo per il Pronto soccorso in quanto porta di accesso al più grande ospedale dell’azienda. Il servizio, se ben utilizzato – sottolinea il manager – potrà garantire alle acuzie i percorsi più celeri e appropriati». Le novità annunciata dai vertici Asl sul fronte del fabbisogno di personale sanitari riguardano, invece, le mobilità in ingresso per il reclutamento di alcuni specialisti. E i primi segnali, almeno secondo il manager, che dal suo insediamento ha puntato a restituire attrattività al presidio, sono davvero incoraggianti.
«Molti dirigenti medici, di diverse specialità – è la sua conclusione – stanno cominciando a riconsiderare l’ospedale San Francesco, e le altre strutture sanitarie del territorio, come un’opzione nuovamente spendibile per la propria crescita professionale».
Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Homepage
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