TOINO. Utilizzare le statue di Mont’e Prama come icone identitarie di un popolo, senza settarismi, per la promozione della Sardegna, della sua storia, della cultura? È il quesito con cui si è aperto il programma dell’Associazione editori sardi, nella giornata inaugurale del 34esimo Salone del libro di Torino. Evento principale tra quelli organizzati oggi dall’AES, “Un’isola e i suoi eroi”, curato con la Fondazione Mont’e Prama, ha ospitato gli interventi dell’archeologo e accademico Alberto Moravetti, del presidente della Fondazione Anthony Muroni e della presidente dell’AES Simonetta Castia, insieme alla musica di Gavino Murgia.
L’incontro è stato anche l’anteprima del Festival “Mediterranea. Culture, Scambi, Passaggi”, in programma dal 14 al 21 luglio ad Alghero. L’evento, nel palco live del Padiglione OVAL, ha preceduto i due appuntamenti previsti nello stand AES. Alle 15 Daniela Mena, direttore editoriale della fiera della Microeditoria di Chiari e Franca Carboni, neuropsichiatra, hanno tracciato un parallelismo tra Grazia Deledda e D. H. Lawrence, a cura di Ilisso Edizioni.
Il secondo incontro del pomeriggio, curato da Carlo Delfino editore, ha ospitato Laura Maria Freire e Valentina Vinci per la presentazione del volume per bambini “C’è di un altro colore”. L’Associazione editori sardi, presente anche quest’anno con un proprio stand al Salone di Torino, ha radunato trenta editori e oltre duemila titoli, oltre ad aver curato il programma degli eventi dello stand istituzionale della Regione Sardegna.
Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Homepage
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