CARBONIA. Sono finiti velocemente con la sconfitta per 1 a 2 contro l’Insieme Formia i playout dei minerari ma la squadra biancoblu non si è fatta cogliere impreparata. Come spiega il presidente Stefano Canu. «Intanto bisogna capire se ci saranno ripescaggi, e per questo si deve aspettare fino alla prima decade di luglio. Noi abbiamo un ottimo punteggio, quindi non tutto è perduto. In ogni caso, se Eccellenza deve essere, vedremo di affrontarla nel migliore dei modi pur essendo consapevoli che le squadre sarde blasonate del prossimo campionato sono tante e la lotta sarà dura».
Il Carbonia aveva già pensato al piano B. «Dovremo confrontarci prima con mister Suazo e il suo staff, il contratto è biennale ma chiaramente le prospettive ora sono diverse – spiega il presidente–. Il nostro campionato è cambiato nel ritorno con i 23 punti conquistati sul campo e aver recuperato lo “Zoboli” definisce un quadro certo per il futuro. Affrontare un campionato potendo contare sul pubblico di casa e sul lavoro svolto nel nostro stadio è tutta un’altra cosa. Siamo stati fuori un anno e mezzo e le difficoltà si sono viste. Abbiamo avuto anche manifestazioni di interesse per entrare a far parte della nostra società, chiaro che se le basi sono serie, se c’è un progetto valido quanto il nostro la nostra porta è aperta e siamo disponibili al confronto. Il nostro obiettivo è che la nostra città sia rappresentata da una società sana ed ambiziosa».
Poi la dirigenza. «I problemi economici ci hanno portato l’anno scorso a privarci dell’esperienza di un direttore sportivo professionista, credo però che il direttore generale, Ferruccio Atzori, abbia coperto il ruolo con grande professionalità – dice Canu –. Certo, se avessimo una struttura economica adeguata, avere un professionista del ruolo potrebbe arricchire il nostro lavoro».
Infine i calciatori. «I contratti con i calciatori sono annuali – ricorda il presidente biancoblu –. Parleremo con i ragazzi per vedere chi vuole continuare con noi. Ovviamente capisco benissimo la posizione dei giocatori che preferiranno continuare a giocare in serie D. Dovremo poi inserire sei o sette giocatori di esperienza per l’Eccellenza che è un campionato molto impegnativo, soprattutto per chi aspira a vincerlo. Ora siamo in attesa di avere un quadro più chiaro della situazione, intanto stiamo già lavorando per farci trovare pronti».
Carlo Floris
Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Archivio
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