Sorriso abbacinante, sguardo dolce, voce magnetica che esprime tutto il suo carisma. Maestosa, nomen omen, Regina King è forse la stella più luminosa del lungo elenco di star ospiti del Filming Italy Sardegna Festival. Oscar e Golden Globe nel 2019 per “Se la strada potesse parlare”, l’attrice afroamericana si racconta con generosità all’incontro con la stampa. Dal film che ormai venticinque anni fa l’ha rivelata al grande pubblico, “Jerry Maguire” con Tom Cruise in cui veste i panni della moglie del giocatore di football interpretato da Cuba Gooding Jr. (altro premio Oscar presente al Forte Village), al suo esordio dietro la macchina da presa “One Night in Miami” presentato a Venezia due anni fa. Il primo diretto da una regista afroamericana alla Mostra del Cinema. D’altronde Regina King è una delle artiste che incarna il cambiamento di Hollywood, sempre più inclusiva negli ultimi anni. «Mi piace dirigere, ma non smetto di recitare. Voglio continuare a fare entrambe le cose» sottolinea con fermezza. In attesa di tornare all’opera come regista presto la si potrà vedere nuovamente come attrice in “Shirley”, film biografico su Shirley Chisholm: la prima donna nera eletta al Congresso. Un progetto al quale dice di tenere molto Regina King, impegnata anche nella produzione di una miniserie tratta da un libro di Tom Wolfe.
Una donna dalla grande energia, appassionata del suo lavoro, così come Donatella Finocchiaro scelta come madrina di questa quinta edizione del Filming Italy Sardegna Festival. L’attrice siciliana ha dedicato l’ultimo anno soprattutto al teatro e ora si prepara a debuttare come regista teatrale con un adattamento della famosa novella di Giovanni Verga “La lupa”, per i cent’anni dalla morte dello scrittore. «Il Teatro Stabile di Catania – racconta Finocchiaro – mi voleva come protagonista e io ho pensato per la regia a Emma Dante. Visto che lei non poteva, mi ha incoraggiata a farla io stessa. A mettermi alla prova anche in questo ruolo». Per quanto riguarda il cinema, finora ha diretto soltanto un documentario diversi anni, il passaggio dietro la macchina da presa potrebbe arrivare presto. «Ho una sceneggiatura pronta che mi piacerebbe proporre a qualche produttore». La chiacchierata tocca anche altri argomenti, dal ricordo delle riprese in Sardegna per “L’accabadora” di Enrico Pau, «Mia figlia era nata da pochi mesi e fu davvero faticoso come set», alla crisi sempre più acuta dei cinema: «Bisogna educare il pubblico, far capire l’importanza delle sale. Trovo orribile l’idea di guardare un film sullo smartphone, se penso al lavoro di registi e direttori della fotografia per le inquadrature sprecato per la visione su uno schermo così piccolo». Una crisi del cinema che al Forte Village non si sente, con l’attenzione per i tanti ospiti. Tra i più ricercati il popolarissimo attore turco Can Yaman, il venezuelano Edgar Ramirez e l’attrice inglese Naomie Harris.
Fonte notizia: La Nuova Sardegna > Homepage
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